CLASSI SECONDE E TERZE - SCUOLA "MADONNA BIANCA"DI TRENTO, ANNO 2019
La storia del “Flauto Magico” è una storia che ben si presta al mondo dell’infanzia, in quanto ricca di fantasia ed umorismo. I bambini delle classi seconde e terze sono stati pertanto coinvolti in questo progetto, che li ha visti impegnati durante tutto l’arco dell’anno scolastico.
CLASSI SECONDE
Nel primo quadrimestre gli alunni hanno ascoltato la storia in tedesco con la sua traduzione frase per frase ed hanno rappresentato scena per scena secondo la loro immaginazione. I bambini hanno prodotto dei meravigliosi disegni ed hanno, in questo modo, interiorizzato tutti i contenuti della storia e le caratteristiche di ogni personaggio.
Nel secondo quadrimestre i bambini sono stati protagonisti dello spettacolo “Die Zauberflöte”: gli alunni della IIA hanno interpretato gli animali del bosco che, nel sentire il suono del delizioso flauto, venivano da questo ammansiti e seguivano quindi il principe Tamino fin dentro il castello del Re Sarastro. La classe si è esibita danzando e cantando sulle note di “Wie stark ist nicht dein Zauberton”.
Gli alunni della IIB invece hanno interpretato i ruoli dei personaggi principali e secondari della storia “Die Zauberflöte”, cimentandosi nel canto (in tedesco) e nella recitazione (in italiano). Il lavoro svolto in classe e a casa ha dato buonissimi frutti e i bambini si sono inoltre affiatati molto durante le prove dello spettacolo, ora entusiasmandosi ora aiutandosi tra di loro.
CLASSI TERZE
Le classi terze hanno progettato e realizzato le scenografie per lo spettacolo, lavorando a gruppi.
1. IL BOSCO
Progettazione
Ritaglio delle sagome degli alberi, collage realizzato con carta velina e carta crespa, in stile patchwork.
Copertura degli spazi bianchi con acquerelli.
2. IL MOSTRO-SERPENTE
Disegno col gessetto bianco
Ritaglio della sagoma;
Ritaglio di pezzetti di cartoncino rosso e nero;
Applicazione dei ritagli sulla sagoma di cartoncino nero.
3. IL CASTELLO DELLA REGINA DELLA NOTTE
Realizzato dagli alunni di IIIB, il castello secondo i bambini doveva dare la parvenza di essere elegante e sfarzoso ma anche inospitale. Per questo la classe ha deciso di oscurare i vetri delle finestre e di usare il blu e il nero come colori simbolici. Il tutto è stato arricchito da brillantini e da strisce di carta velina nera per renderlo più minaccioso.
4. IL CASTELLO DEL RE SARASTRO
Il castello del re Sarastro, al contrario, rappresenta il Regno della Luce e del Bene e quindi i bambini hanno pensato di disegnare e ritagliare dei soli, che sono stati cosparsi sulle mura. La porta del castello doveva trasmettere un senso di accoglienza, perciò è stata disegnata aperta, con un sole caldo che emana luce e calore attraverso l’apertura.